
Martedì 18 febbraio alle ore 10:00, presso l’auditorium comunale di Lestizza si è concluso, con un brillante concerto del pianista Nicola Losito, il progetto “Viaggio nel suono” promosso ed organizzato dall’Ente regionale teatrale. Per l’I.C. di Tavagnacco, il progetto ha visto coinvolte le classi 2C e 3C ad indirizzo musicale attraverso una serie complessiva di quattro incontri nei quali Nicola Losito ha avuto modo di approfondire alcune delle più significative pagine del repertorio pianistico romantico, intersecandole con gli aspetti storico-linguistici dell’epoca e affrontando contemporaneamente i codici del linguaggio musicale nonché il messaggio intrinseco delle opere che i compositori hanno lasciato tramite la loro musica.
Con un pianoforte posizionato al centro del palcoscenico circondato da molte sedie, occupate a rotazione degli alunni presenti in sala per amplificare l’esperienza di ascolto, il concerto si è aperto con la celebre Sonata op. 14 in do diesis minore, Quasi una fantasia di L.v. Beethoven, composizione del 1801 e dedicata all’alunna prediletta, la diciannovenne contessa Giulietta Guicciardi della quale era stato innamorato. La sonata, famosa per il soprannome “Al chiaro di luna” attribuitole successivamente dal critico tedesco Ludwig Rellstab, probabilmente in virtù dell’evocazione di un idilliaco panorama notturno illuminato dai raggi lunari del I movimento, un adagio (fatto inusuale per l’epoca) si sviluppa poi con l’allegretto del II movimento e il presto agitato del III movimento.
Il secondo brano in programma, ha visto Losito impegnato in un virtuosismo tecnico tipico delle composizioni di Chopin, come lo Scherzo n.2 in si bemolle minore op. 31, titolo del 1837 e dedicato alla contessa Adèle von Füstenstein. La composizione di carattere molto brillante e al tempo stesso serena rappresenta una tappa molto importante dal punto dello sviluppo compositivo di Chopin in quanto abbandona la classica forma in tre sezioni, creandone una con quattro ma fondendola con la forma tripartita ABA della sonata.
Il terzo brano in programma, la famosa Après une lecture du Dante: Fantasia quasi Sonata di F. Liszt, sonata in un unico movimento, ultimato nel 1849 e pubblicato nel 1856, ispirata alla Divina Commedia, rappresenta uno dei brani più complessi del repertorio pianistico. La sonata divisa in due temi principali, il primo in re minore rappresenta il lamento delle anime all’inferno, mentre il secondo in fa diesis maggiore rappresenta la gioia delle anime beate.
L’ultimo brano in programma ha visto Losito conquistare tutti i giovani ascoltatori con l’impetuoso virtuosismo in un susseguirsi di giochi timbrici e volatine nella zona acuta della tastiera, con la Rapsodia spagnola S. 254 R 90 del 1858 ispirata da un viaggio compiuto in Spagna e Portogallo da Liszt nel 1845.
Moltissimi gli applausi da parte dei ragazzi presenti in sala così come le domande rivolte a Nicola al termine del concerto, sulla sua formazione, sugli aspetti della vita di un musicista e sul suo futuro.
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