“L’inghilterra si aspetta che ogni uomo farà il proprio dovere”.
Spronati da queste parole, issate sulle bandiere dei segnali telegrafici sulla nave ammiraglia Victory, il 21 ottobre del 1805 i marinai britannici presero parte alla battaglia di Capo Trafalgar, che avrebbe decretato in via definitiva il dominio inglese dei mari, contro i progetti imperiali della Francia napoleonica.
L’ammiraglio britannico Horatio Nelson guadagnava definitiva gloria, guidando la flotta alla schiacciante vittoria, ma al tempo stesso trovando anche la morte nel corso di questa azione navale.
Proprio la figura dello storico ammiraglio è stata oggetto di un approfondimento didattico per la classe 3^B della scuola secondaria di Feletto, incrociando le materie di Storia e Arte.
L’analisi attenta delle guerre napoleoniche, ha permesso agli studenti di far conoscere il ruolo delle rispettive flotte navali in campo e di comprendere in particolare il poliedrico ruolo di Nelson: figura tanto geniale e ardita sul mare, quanto controversa e dibattuta nella vita privata, così come nelle azioni a terra e nelle missioni di carattere più diplomatico.
La riflessione sulla figura dell’ammiraglio è poi proseguita nelle ore di Arte, analizzando opere pittoriche sia romantiche che d’accademia, ritratti come scene di battaglia, in grado da dare ulteriore luce sul peso di questo personaggio nella storia.
A conclusione di questo percorso, gli studenti si sono cimentati in un laboratorio grafico che ha loro permesso di riprodurre tutte le bandiere telegrafiche issate nell’ultimo messaggio di Nelson alla flotta, così come ben visibili anche sulla nota opera del pittore William Turner, dedicata alla battaglia di Trafalgar.
La riflessione sul significato e sul senso morale di questo messaggio, ha spinto i ragazzi e le ragazze della classe a ragionare sull’attualità di queste parole, di fronte alla sfida a noi tutti posta dall’emergenza del Covid. Nelson non chiese ai suoi uomini imprese straordinarie, ma solo l’unità d’intenti e la forza di un gruppo di persone che compiono insieme l’ordinario nel proprio piccolo, per poter ottenere lo straordinario tutti insieme.
Così anche ora, gli studenti hanno capito che l’impresa di superare l’emergenza è possibile solo se ognuno di noi, nel proprio piccolo, rispetta le regole e si comporta per il bene comune.
A coronamento del legame tra ieri e oggi, due studenti si sono offerti di tradurre in lingua friulana il messaggio di Nelson, in modo che la scritta a “traduzione”delle bandiere potesse essere bilingue (inglese-friulano).